Cronaca

Bomba contro un ristorante a Foggia, quinto attentato dinamitardo in Capitanata dall’inizio dell’anno

Quinto attentato dinamitardo nella provincia, il secondo in pochi giorni solo nel capoluogo: è il record criminale registrato, dall’inizio dell’anno, nel territorio di Foggia, dove la malavita è tornata a colpire una attività commerciale. Questa volta è toccato ad un ristorante-friggitoria di vico Ciancarella, a Foggia, il “Poseidon”, danneggiato dall’esplosione di un ordigno artigianale collocato all’esterno del locale, nella notte tra sabato e domenica.

La bomba ha distrutto parte della saracinesca mentre non si sono registrati danni alle abitazioni vicine e alle auto parcheggiate in strada.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, che hanno avviato le indagini sull’accaduto. Acquisiti i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza che sono tuttora al vaglio degli investigatori.

Molto concreta la pista che conduce al racket delle estorsioni. Già venerdì scorso, il titolare del ristorante aveva subito un attentato incendiario ai danni del furgone dell’azienda di caffè di cui è proprietario.

Inoltre, nel 2019, in quella che è rimasta tristemente nota come “la stagione delle bombe”, lo stesso locale venne distrutto da un potente ordigno piazzato ai piedi della saracinesca. Il responsabile, un 33enne albanese, venne immortalato dalle telecamere ed in seguito arrestato dalla Polizia.

Con quello di sabato notte, sale a cinque il bilancio degli attentati messi a segno, da inizio anno, nel territorio della Capitanata. I primi due sono avvenuti, all’alba del 4 gennaio, a San Severo, dove nel giro di un’ora, due bombe sono state fatte esplodere ai danni della profumeria “Afrodite” e della concessionaria di automobili “Romano Opel”.

Il giorno dopo un altro ordigno è stato collocato all’esterno del negozio “La magia dei fiori”, attività specializzata in composizioni floreali, nel centro di Foggia. A questi episodi va aggiunto il potente petardo piazzato, tra il 6 ed il 7 gennaio, davanti all’abitazione di un pregiudicato di Vieste, parente di un capoclan. Un 2022 cominciato insomma nel peggiore dei modi, all’insegna degli attentati e della paura.

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