Hanno fatto esplodere una bomba davanti alla saracinesca di una galleria commerciale, nel centro di Modugno, distruggendo la porta d’ingresso e parte del soffitto. Un attentato immortalato dalle telecamere di sicurezza, i cui filmati hanno permesso agli investigatori di risalire ai responsabili, dopo quasi quattro mesi di indagini.
In manette sono finiti due modugnesi di 49 e 50 anni, entrambi noti alle Forze dell’Ordine, accusati di danneggiamento aggravato, oltre che di fabbricazione e detenzione di esplosivo.
La misura cautelare è stata firmata dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura, al termine dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri, che hanno fatto luce sul grave episodio, accaduto il 27 ottobre scorso.
Secondo l’accusa, poco prima dell’una di notte, uno dei due avrebbe collocato un potente ordigno artigianale all’esterno della “Galleria Commerciale” di via Roma, costituita da diversi locali in procinto di essere impiegati per attività di vendita. L’altro lo aspettava in macchina, a qualche metro di distanza.
Gli inquirenti sono arrivati a loro dopo aver acquisito e visionato più di 30 filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, installati in tutta la città di Modugno, e che hanno consentito di ricostruire l’intero percorso fatto in auto dai pregiudicati, sino a quando hanno fatto ritorno a casa.
Per entrambi si sono aperte così le porte del carcere di Bari. Restano da chiarire i motivi che hanno spinto i due a piazzare la bomba e se il gesto sia in qualche modo collegato alle attività estorsive gestite dalla malavita locale. I Carabinieri stanno cercando di ricomporre il puzzle.
