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Cronaca

Boss della mafia garganica evaso dal carcere di Nuoro: confiscati beni per 600mila euro

Del boss ancora nessuna traccia ma almeno una grossa fetta del suo patrimonio adesso è finita nelle mani dello Stato. Beni per un valore di circa 600mila euro sono stati confiscati al pluripregiudicato di Vieste Marco Raduano, evaso nel febbraio scorso dal carcere di Badu ‘e Carros, a Nuoro, dove stava scontando una condanna definitiva a 19 anni di reclusione.

Il provvedimento è stato emesso dalla II sezione penale della Corte d’Appello di Bari, su richiesta della Procura generale della Repubblica, ed è stato eseguito dai militari della Guardia di Finanza.

La confisca è arrivata al termine di una lunga indagine, cominciata nel 2007 e terminata nel 2022, grazie alla quale è stato accertato che il boss “ha accumulato negli anni un ingente patrimonio, derivante da attività illecite, e goduto di un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi leciti dichiarati al Fisco”.

In base a quanto reso noto dalle Fiamme Gialle, nel corso dell’attività investigativa, sono stati analizzati vari contratti di compravendita relativi a case a auto, oltre ad altri atti pubblici che hanno interessato il nucleo familiare di Raduano.

Del boss, condannato per traffico di droga con l’aggravante del metodo mafioso, non si hanno più notizie dal 24 febbraio 2023, da quando si rese protagonista di una clamorosa evasione dal carcere nuorese di massima sicurezza. Il detenuto riuscì a calarsi dal muro di cinta del penitenziario con delle lenzuola annodate, per poi allontanarsi, sotto l’occhio di una telecamera di sicurezza. Da quel momento di lui si sono perse le tracce. Nell’ambito delle indagini sulla sua rocambolesca fuga, nell’aprile scorso due persone, la moglie di un altro recluso ed un agente di Polizia Penitenziaria, vennero arrestate con l’accusa di aver aiutato il boss ad evadere dal carcere.  

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