Quasi 2500 persone e 1500 veicoli controllati, ma anche 31 reati e 146 illeciti amministrativi accertati. Sono alcuni dei dati registrati nell’anno 2021 dal Reparto Carabinieri del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e contenuti nel report annuale. I “forestali” di Altamura, Andria, Gravina e Ruvo, hanno aumentato i controlli di circa il 10% anche se sono diminuiti i reati: nel 2020 furono, infatti, 50. In diminuzione anche gli illeciti amministrativi passati dai 167 dell’anno precedenti a 146 dell’anno appena trascorso per un importo di oltre 300mila euro. Le buone notizie, in realtà, non si fermano qui visto che non si contano episodi di abusivismo edilizio, di dissodamento e neanche illeciti nella gestione dei tagli nei boschi.
Preoccupano, invece, come spiegano dal comando Carabinieri Parco dell’Alta Murgia, gli incendi boschivi in aumento rispetto al 2020 con 12 episodi registrati ed il bracconaggio spesso effettuato a ridosso delle aree del Parco e che ha impegnato i forestali in diverse indagini e controlli. Preoccupa anche il settore delle cave un’attività che non è consentita nell’area protetta ma che ha fatto registrare la scoperta di due episodi di attività estrattiva non autorizzata su aree già precedentemente sottoposte a sequestro. Prosegue, invece, l’attività di controllo sull’indebito percepimento di aiuti comunitari con la denuncia di una persona e contestualmente una sanzione da oltre 150mila euro, mentre sono frequenti i fenomeni di abbandoni di rifiuti o la raccolta di funghi senza tesserino nonostante le numerose sanzioni amministrative elevate.