Aggressione nei giorni scorsi a don Ignazio Pedone, parroco della parrocchia buon consiglio di Cerignola nel Foggiano. Ad aggredirlo un cittadino straniero in stato di ebbrezza, come denunciato dallo stesso sacerdote attraverso i social. “Concludere la giornata – scrive don Ignazio – con un’aggressione da parte di uno straniero strafatto, pieno di alcol peggio di una spugna satura, all’interno dei locali della parrocchia, non è proprio il massimo. Purtroppo la pattuglia della Polizia, che ringrazio per l’intervento, è arrivata in ritardo. Ci è mancato poco per finire in ospedale. Ma io mi chiedo, possiamo assistere a questo scempio? Ogni anno sappiamo che arrivano gli stagionali ma la situazione è recidiva, ogni anno la stessa storia. Chiediamoci perché? Cosa non funziona?”.
Sull’aggressione al sacerdote è intervenuta la vice sindaca e assessora alle politiche sociali Maria Dibisceglia. “Condanniamo fermamente l’aggressione subita da don Ignazio nei locali della parrocchia, luogo che da sempre è rifugio per i più deboli e, tra questi, per tanti migranti che lavorano nei nostri campi” – afferma sottolineando che “appena qualche giorno fa, su iniziativa dell’assessora alla sicurezza Teresa Cicolella, abbiamo effettuato un sopralluogo all’insediamento di via Pavoni. Abbiamo verificato la notevole riduzione del numero di migranti presenti e di tende, segno che l’accampamento si sta svuotando”. L’assessora ritiene che ” l’aggressione subita da don Ignazio sia da ricondurre alla nota e problematica presenza di un ristretto gruppo di cittadini stranieri nella zona di via Melfi e non alla comunità informale dei lavoratori stagionali di via Pavoni.
La priorità sarà quella di sollecitare ulteriormente le forze dell’ordine ad intensificare i controlli. Tuttavia, la risposta più significativa è attesa dal governo, che appare troppo impegnato a varare misure estemporanee sull’immigrazione, trascurando soluzioni serie e ben strutturate per l’integrazione e l’inclusione sociale e urbana.