Cronaca

Cerignola, costrette a prostituirsi sotto minacce e violenza: i Carabinieri arrestano 4 persone e mettono fine all’incubo di 5 giovani donne

Erano arrivate in Italia con la falsa promessa di una vita dignitosa ,in realtà erano attese da tutt’altro: costrette a prostituirsi, attraverso ricatti, minacce e violenza. Le vittime sono giovani donne straniere, costrette a vivere un vero e proprio incubo, sul quale hanno scritto la parola fine i Carabinieri di Cerignola, che con il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, hanno tratto in arresto tre uomini e una donna, tutti stranieri, accusati a vario titolo di sfruttamento della prostituzione, estorsione aggravata e reati contro la persona. Stando a quanto emerso dalle indagini, l’associazione era attiva almeno da gennaio a maggio del 2025. Come obiettivo aveva lo sfruttamento di almeno cinque giovani donne. Al vertice dell’organizzazione,per quello che è l’impianto accusatorio, vi erano due coniugi. Per le accuse erano loro ad occuparsi del reclutamento e della gestione delle ragazze, oltre che della riscossione dei guadagni provenienti dall’attività di meretricio. Gli altri due indagati, invece, svolgevano funzioni di supporto logistico e controllo del territorio, accompagnando le donne sui luoghi dove poi esercitavano la prostituzione, fornendo legna per il riscaldamento nelle ore notturne e vigilando sugli affari. I militari dell’Arma hanno portato alla luce il sistema oppressivo in cui le vittime, già fragili per le loro condizioni personali, sociali ed economiche, venivano sottoposte a continue minacce. In caso di rifiuto a prostituirsi, le stesse venivano intimidite con il rischio di ritorsioni fisiche o con la sottrazione di documenti personali, rendendo impossibile ogni via di fuga o ribellione.

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