Sulla dinamica ormai restano pochi dubbi ma, prima di una ricostruzione ufficiale, gli inquirenti vogliono aspettare che venga disposta l’autopsia sui due cadaveri. Intanto si vanno delineando con sempre maggiore chiarezza i particolari sulla tragedia familiare avvenuta giovedì scorso a Cerignola, dove un anziano di 83 anni, Francesco Polidoro, ha ucciso a colpi di pistola la moglie 81enne, Anna Petronelli, gravemente malata, per poi spararsi alla testa con la stessa arma. L’uomo è poi morto, nella notte tra venerdì e sabato, nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Foggia, dove era arrivato in condizioni disperate.
Un finale già scritto, in base a quanto sta emergendo dalle indagini: nessun dubbio sulla premeditazione di quello che è stato un omicidio-suicidio pianificato nei minimi dettagli dall’83enne.
Una delle prove a sostegno di questa tesi è il bigliettino trovato in casa della coppia, in via Giordano Bruno, con una scritta inequivocabile: “Ce ne andiamo tutti e due”. Sul foglietto erano riportate anche le indicazioni sul rito funebre e l’agenzia scelta: la stessa a cui l’uomo, alcuni giorni fa, si era rivolto per organizzare il suo funerale e quello della moglie.
Un gesto dettato probabilmente dalla disperazione, a seguito dell’aggravarsi delle condizioni di salute della donna, che soffriva da tempo di un grave decadimento cognitivo. La malattia stava rendendo la vita difficile alla coppia, sposata da più di 60 anni, al punto da far maturare nell’83enne la decisione di farla finita.
E così giovedì mattina, intorno alle 9, l’anziano ha impugnato la sua pistola calibro 7,65 legalmente detenuta, si è avvicinato alla moglie, che era ancora a letto, è ha sparato. Poi si è puntato l’arma alla testa e ha fatto fuoco. Nessuno dei vicini ha sentito nulla, visto che l’uomo ha utilizzato un cuscino per attutire i rumori, come dimostrano i fori trovati sui due guanciali. Il primo ad arrivare sulla scena del delitto è stato il figlio della coppia: una volta entrato in casa ha trovato i corpi dei genitori sul letto, in una pozza di sangue: la madre già cadavere, il padre agonizzante.
I familiari della coppia adesso attendono il via libera ai funerali. L’ok della Procura di Foggia, che sta coordinando le indagini, arriverà solo una volta sciolto il nodo dell’autopsia.