Cronaca

Ciclisti morti sulla SP231, svolte le autopsie si attende il nulla osta: domani il probabile ritorno ad Andria. Proseguono le indagini della Procura di Trani

Sono state svolte tra ieri pomeriggio ed oggi le autopsie sui corpi dei tre ciclisti andriesi morti domenica mattina dopo esser stati investiti da una vettura sulla provinciale 231 all’altezza di Terlizzi. Ora si attende solo il nullaosta per consentire il rientro ad Andria delle salme ancora al Policlinico di Bari dove il medico legale Francesco Introna ha analizzato i tre corpi come richiesto dal pm della procura di Trani Marcello Catalano. L’indagine è per omicidio stradale plurimo ed unico indagato è il 30enne originario di Corato ma residente a Ruvo che era alla guida della Lancia Delta che ha investito i ciclisti prima di terminare la sua corsa contro il guard rail.

Un lavoro certosino quello della medicina legale di Bari con diverse integrazioni, richieste anche dalla difesa del 30enne per appurare non solo le cause del decesso ma anche tutti quegli elementi necessari a comprendere la posizione dei ciclisti al momento dell’impatto così da poter ricostruire minuziosamente la dinamica dell’incidente.

Nell’incidente avvenuto domenica poco dopo le 8 sulla provinciale in direzione sud, hanno perso la vita il 70enne Antonio Porro, il 49enne Vincenzo Mantovani ed il 30enne Sandro Abruzzese tutti appartanente al gruppo sportivo cicloamatoriale Avis di Andria. Oltre a loro tre la carovana in viaggio verso Bitonto per un percorso più volte fatto in passato, era composto da altri due ciclisti rimasti miracolosamente illesi e le cui testimonianze saranno importanti per lo svolgimento delle indagini. I primi elementi raccolti dai carabinieri e dagli agenti della Polizia Locale di Terlizzi, per ricostruire la dinamica, sono anche i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente con le tracce lasciate sull’asfalto, l’auto e le tre biciclette (tutte sottoposte a sequestro probatorio), i segni della frenata, i frammenti dei caschi e gli oggetti personali delle vittime sparsi sulla carreggiata.

Poi è stato disposto anche il sequestro del cellulare del 30enne. Proprio sullo smartphone ci sarà il lavoro di un tecnico informatico incaricato dalla procura per estrapolare e analizzare il contenuto con l’obiettivo di verificare se il ragazzo in quel momento fosse distratto alla guida, magari impegnato in una conversazione telefonica, nell’invio di messaggi o sui social. Già effettuati gli esami tossicologici per cui si attende il test anche se dalle prime analisi sembra esser esclusa la presenza sia di alcool che di droga. Subito dopo la tragedia il ragazzo, in stato di shock, è stato trasportato al Policlinico di Bari dove è rimasto in osservazione per alcune ore e dove ha ripetuto la sua «disperazione» per quello che è accaduto. Il giovane farebbe fatica a ricordare quegli istanti. Il suo legale Felice Petruzzella ha spiegato che il 30enne avrebbe avuto il sole davanti agli occhi e non li avrebbe visti.

Sulla dinamica, comunque, nei prossimi giorni la Procura disporrà anche una consulenza tecnico-ingegneristica mentre si attende il definitivo nulla osta per il ritorno delle tra salme ad Andria che dovrebbe arrivare nella giornata di domani. Qui li attenderà una comunità ancora sotto shock ed il lutto cittadino mentre tutte le attività ricreative e di spettacolo sono state annullate. Si attende di capire la data ed il luogo dei funerali che potrebbero celebrarsi comunque in Cattedrale non prima del fine settimana.

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