Ci sono anche le province di Bari e Lecce tra le aree interessate dall’operazione “Melita”, eseguita dalla Guardia di Finanza, e che ha permesso di fare luce su una presunta rete internazionale dedita al contrabbando di sigarette, alcolici e prodotti energetici.
La fase finale di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Trento, che al momento vede indagate 115 persone, mentre sono 28 le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalle Fiamme Gialle.
Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, sottrazione al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici e sulle bevande alcoliche, il tutto con l’aggravante del reato transnazionale.
In base a quanto emerso, la rete era articolata in 5 diversi gruppi connessi tra loro, composti prevalentemente da cittadini di nazionalità italiana, rumena, moldava, ucraina, greca e maltese. L’organizzazione, tuttavia, aveva ramificazioni in diversi Paesi d’Europa, da e verso i quali veniva importata ed esportata la merce di contrabbando.
L’attività investigativa venne avviata nel 2018, a seguito del monitoraggio di alcuni autoarticolati in transito al valico del Brennero. Grazie all’ausilio di sofisticate strumentazioni, i militari sono riusciti a ricostruire un fiorente traffico illecito di prodotti di contrabbando, trasportati a bordo di camion, pullman, furgoni e autovetture.
Si calcola che l’organizzazione, attraverso l’attività illecita, avrebbe evaso tributi per un ammontare pari ad oltre 27 milioni di euro, immettendo sul “mercato nero” circa 160 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e 16 milioni di litri di bevande alcoliche.