Banconote da 50 e 100 euro mostrate con orgoglio su Tik Tok, una dopo l’altra a ritmo di musica. E’ il video che ritrae una donna romena di 31 anni tra i 16 arrestati dalla Guardia di Finanza di Cremona e Novara nell’inchiesta che interrotto una maxi truffa sul reddito di cittadinanza. Una banda composta da cittadini di nazionalità romena e che attraverso nominativi “fantasma” di connazionali mai stati in Italia, è riuscita ad intascare quasi 20 milioni di euro. Su tik tok anche i video che ritraggono una signora a letto con il malloppo dei soldi tra le mani, ed anche una bambina parente di uno degli arrestati.
Le fiamme gialle hanno incastrato quella che è stata definita una vera e propria associazione a delinquere che avrebbe potuto intascare fino a 60 milioni di euro. Una vicenda che ha toccato anche la Provincia Bat ed in particolare Barletta dove un dipendente dell’Agenzia delle Entrate, in cambio di soli 5 euro, forniva codici fiscali agli indagati e tutto il necessario per ottenere i documenti utili alla richiesta del reddito di cittadinanza e altri sussidi economici. Richieste che venivano inoltrate tramite Caf in cui lavoravano connazionali degli arrestati, sotto pressione e minacce, nonostante mancasse anche uno dei requisiti principali per richiedere il reddito di cittadinanza: essere residenti in Italia da almeno 10 anni. La banda era consapevole che i controlli sarebbero stati effettuati solo dopo le prime erogazioni. Una falla del sistema sfruttata magistralmente dagli indagati fino a quando le fiamme gialle, coordinate dalla Procura di Milano, non sono riuscite a ricostruire l’intero quadro, facendo scattare le manette ai loro polsi. Ciò che resta sono queste immagini di gioia e fierezza momentanee, e che alla fine non hanno portato a nulla, se non alla fredda cella di un carcere.