Due arresti e almeno tre poliziotti feriti nei disordini avvenuti in occasione del match di calcio del campionato di Serie D tra Casarano e Barletta domenica 3 dicembre. La partita, svoltasi in Salento allo stadio “Capozza”, è stata complicata nella gestione delle due tifoserie, rendendo necessario un ampio dispiegamento di forze dell’ordine al termine della manifestazione sportiva. Disordini cominciati già nel pre gara con l’arrivo della tifoseria del Barletta, circa 120 persone. Un gruppo di loro ha forzato il pre filtraggio evitando così i controlli all’ingresso del settore ospiti. Dopo il fischio d’inizio un gruppo di barlettani ha iniziato a lanciare petardi e fumogeni in campo e nel settore da loro occupato. Nella circostanza un poliziotto è rimasto ferito ad un piede con una prognosi ancora da definire. La partita è andata avanti con il lancio di altri bengala esplosi anche nelle vicinanze dei giocatori in campo, a farne le spese i portieri delle due squadre in campo che più volte hanno richiamato l’attenzione dell’arbitro. La situazione è poi degenerata a fine partita. Un centinaio di tifosi del Casarano ha raggiunto l’uscita del settore occupato dai sostenitori del Barletta per poi lanciare bottiglie di vetro, pietre ed altri materiali. Attimi concitati in cui altri due poliziotti sono rimasti feriti. Diverse vetture dei tifosi del Barletta danneggiate. Gli agenti sono riusciti ad identificare due tifosi locali, tra i protagonisti principali dei disordini, arrestandoli. L’arrivo dei rinforzi ha permesso di riportare la calma. Per i due arrestati ed altri tifosi del Casarano potrebbe scattare nei prossimi giorni la misura del Daspo. Al vaglio anche il comportamento dei sostenitori del Barletta. Oltre ai problemi causati dal lancio di bengala, le forze dell’ordine hanno trovato nel loro pullman (per la trasferta) 6 petardi, 11 fumogeni, una mazza in legno e una catena di ferro, tutto nascosto sotto i sedili.
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