Cronaca

Donna di Monopoli ferita con 30 coltellate sotto casa, l’ex compagno resta in carcere: convalidato il fermo

Resta in carcere Giuseppe Ambriola, il 35enne originario di Triggianello che la mattina di giovedì 2 novembre a Monopoli ha accoltellato la ex compagna, sua coetanea, riducendola in fin di vita. Il Gip del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna, ha infatti convalidato il provvedimento di fermo nei confronti dell’uomo, che risponde di tentato omicidio.

Il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere, alla luce dell’elevato rischio di reiterazione del reato oltre che del pericolo di fuga da parte dell’indagato.

All’alba di giovedì scorso, il 35enne, pluripregiudicato, ha atteso all’interno della sua auto che la ex uscisse di casa, come tutte le mattine, per andare a lavorare in un’azienda agricola di Polignano a Bari. Dopo una breve discussione, l’uomo ha estratto un coltello da cucina e ha accoltellato una trentina di volte la vittima, mamma di suo figlio, un bambino di 3 anni e mezzo. Alla base del folle gesto, secondo quanto emerso, la decisione della 35enne di separarsi da quel compagno violento che, già in passato, aveva denunciato per maltrattamenti e atti persecutori. La donna aveva paura di lui, tanto da portarsi dietro, per difesa, un mattarello da cucina. Lo stesso che la madre della vittima ha usato nell’estremo tentativo di difenderla, colpendo alla testa l’aggressore, che continuava ad infierire sul corpo della figlia.

Una scena da film dell’orrore, conclusasi con la fuga del 35enne, rintracciato dai Carabinieri poche ore dopo in un’area di servizio tra Conversano a Castellana Grotte.

Interrogato dal giudice, l’uomo non ha negato le sue responsabilità, tentando tuttavia di giustificare ciò che aveva fatto, nei difficili rapporti che stava attraversando con la ex. In un biglietto indirizzato alla suocera prima dell’aggressione, aveva scritto che la donna gli aveva rovinato la vita. Da qui la decisione di ucciderla, accoltellandola più e più volte. La vittima è sopravvissuta, ed è tuttora ricoverata nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari, ma le sue condizioni restano gravi.

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