Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

Donna uccisa a coltellate ad Andria, il marito resta in carcere: “È preoccupato per i figli”

Resta in carcere Luigi Leonetti, il 51enne che nella serata di martedì 28 novembre, ha ucciso a coltellate la moglie Vincenza Angrisano, di 42 anni, all’interno di un’abitazione a ridosso della Strada provinciale 2, a circa 3 chilometri dall’abitato di Andria. Interrogato ieri dal Gip, Lucia Anna Altamura, l’uomo, difeso dall’avvocato Sabino Arbore, ha ammesso di aver accoltellato a morte la coniuge al culmine dell’ennesimo litigio di coppia. In base a quanto emerso, i rapporti tra i due si erano deteriorati nell’ultimo periodo, da quando la donna avrebbe confessato al marito di voler interrompere la loro relazione coniugale. Il giudice ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in quanto ha ritenuto sussistenti sia i gravi indizi di colpevolezza sia le esigenze cautelari.

L’accusa resta quella di omicidio volontario ma viene respinta dalla difesa l’ipotesi della premeditazione. Il 51enne avrebbe agito in un eccesso d’ira durante la violenta lite familiare: ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito la vittima con alcuni fendenti all’addome e al torace. Poi ha chiamato il 118, confessando agli operatori ciò che aveva appena fatto: “L’ho accoltellata, venite!”.

All’arrivo dell’ambulanza, la donna era riversa a terra lungo il piccolo corridoio che collega la cucina alla zona notte dell’appartamento. Il personale sanitario non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

Sul pavimento c’era ancora l’arma del delitto: il coltello da cucina che l’uomo ha consegnato ai Carabinieri al loro arrivo e che è stato sottoposto a sequestro, come l’abitazione della coppia. Sequestrati anche dei telefoni cellulari, alla ricerca di riscontri utili alle indagini, che sono coordinate dal magistrato della Procura di Trani, Francesco Chiechi.

Nella giornata di sabato sarà eseguita l’autopsia sul cadavere della vittima. Intanto l’assassino dal carcere di Lucera, secondo quanto riferito dal suo legale, appare scosso e si dice preoccupato per il destino dei suoi figli, due bambini di 6 e 11 anni che erano in casa al momento della tragedia ma che non avrebbero assistito al massacro. I piccoli sono stati affidati alla sorella della donna uccisa.

Vedi anche

Back to top button