C’erano delle vere e proprie recensioni di qualità nelle chat ma anche delle offerte speciali ed i saldi a caratterizzare una moderna attività di spaccio ad Andria. Disarticolato dai carabinieri un gruppo che operava prevalentemente come basi logistiche tra piazza Soffici e piazza Marinai d’Italia. I pusher si muovevano poi con le bici elettriche per consegne in periferia o direttamente nei domicili dei consumatori. Se qualche spacciatore era più lento nei pagamenti e contraeva dei debiti, diventava lui stesso vittima di estorsione attraverso il sequestro dei documenti di identità ed in particolare della patente. E’ così che sono 13 le persone raggiunte questa mattina da misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Trani Francesco Chiechi su richiesta della procura. Si tratta di andriesi, due di questi rintracciati a Vienna e Malta. L’accusa per loro è a vario titolo di concorso in detenzione, produzione, coltivazione e spaccio di sostanza stupefacente oltre che di estorsione. In carcere sono finiti i due presunti coordinatori del gruppo di cui uno di una decina di anni più grande degli altri. Ai domiciliari, invece, il loro autista mentre 10 persone, di età compresa tra i 18 ed i 23 anni, sono state raggiunte dal divieto di dimora nel comune di Andria. Sarebbero loro i pusher del gruppo e che si occupavano delle consegne. Le indagini sono state condotte dai militari della stazione di Andria tra l’ottobre del 2020 ed il 2022 e sono partite proprio da due denunce per danneggiamento.
Un lungo e meticoloso lavoro quello dei carabinieri andriesi che hanno ricostruito la fitta rete di pusher e le attività del gruppo che smerciava, non solo cocaina ed hashish per cui i capi erano impegnati nell’approvvigionamento, ma anche marjiuana direttamente prodotta ad Andria in serre specifiche. C’era anche la gestione di una cassa comune ed i giovani venivano reclutati con la prospettiva di un facile guadagno settimanale che dipendeva comunque dalla quantità di droga venduta. Una operazione che ha disvelato un sistema malavitoso piuttosto articolato fermato grazie anche all’importante collaborazione dei cittadini ed al prezioso lavoro di ascolto ed osservazione sul territorio dei carabinieri. Sono i fattori sottolineati questa mattina in conferenza stampa presso il comando provinciale di Trani assieme anche alla collaborazione internazionale tra forze dell’ordine che ha permesso l’arresto anche di due soggetti a Vienna e Malta. Fondamentale per le indagini di quella che è stata definita, non a caso, operazione Exit, sono state anche le intercettazioni telefoniche, le telecamere di videosorveglianza ed il controllo del territorio. Nel corso dell’attività, inoltre si è proceduto al deferimento in stato di libertà di 3 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, al sequestro di 1.735,00 euro- ritenuto provento attività illecita – ma anche al sequestro di materiale vario per il taglio e il confezionamento della sostanza, di schede telefoniche e telefoni cellulari nonché al rinvenimento di una serra con fertilizzanti, lampade ed il necessario per la coltivazione di piante di marijuana. Impegnati questa mattina oltre 100 carabinieri.