Cronaca

Duplice omicidio di Torremaggiore, la moglie dell’assassino accusa: “Un mostro che abusava di nostra figlia”

“L’assassino ha agito con la chiara intenzione di uccidere la moglie e la figlia, dopo aver già ammazzato il vicino di casa”. Ѐ quanto emerge dalle carte dell’ordinanza del Gip, che ha convalidato il fermo nei confronti di Taulant Malaj, il panettiere di 45 anni autore del duplice omicidio avvenuto, nella notte tra sabato e domenica, a Torremaggiore.

Il quadro indiziario nei confronti dell’uomo si è ulteriormente consolidato con la visione dei filmati delle telecamere presenti nell’abitazione. Video nei quali l’assassino viene immortalato mentre accoltella ripetutamente la moglie Tefta di 39 anni, attualmente ricoverata in ospedale, e la figlia Jessica di 16 anni, rimasta invece uccisa nel disperato tentativo di difendere la donna. Sul corpo della ragazza – si legge negli atti – sono state riscontrate quattro coltellate al torace.

Prima di avventarsi contro i componenti della sua famiglia, il 45enne aveva giù ucciso il vicino di casa, Massimo De Santis, sospettato di intrattenere una relazione con la moglie del panettiere.

In una intervista rilasciata ieri alla televisione “News 24 Albania”, la donna ha descritto il marito come un mostro, raccontando che, per alcuni anni, avrebbe anche abusato sessualmente della loro figlia adolescente.

Il raptus di gelosia, scattato proprio per il presunto tradimento della 39enne, sarebbe alla base della tragedia di sabato notte. Dopo aver avuto un’accesa discussione con il rivale in amore, sul pianerottolo dell’abitazione, Malaj lo avrebbe inseguito armato di coltello nell’androne della palazzina, colpendolo 21 volte.

L’unico ad essere risparmiato dalla furia omicida dell’uomo, è stato il figlioletto di 5 anni Leonardo, che ha assistito scioccato all’orribile strage. Resosi conto di ciò che aveva appena fatto, l’assassino ha preso in braccio il bambino, forse nell’intento di tranquillizzarlo. Poi si è recato a casa di suo fratello, chiedendogli di andare a prendere il piccolo, perché era terrorizzato.

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