Avevano preso di mira un commerciante di Palese, pretendendo il pagamento di somme di denaro a titolo di “protezione”. Un film già visto, purtroppo, dalle molte vittime del racket, gestito dalla criminalità organizzata barese, ma che questa volta ha avuto un finale diverso.
Sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Bari e della Stazione di Santo Spirito, tre giovani affiliati al clan Strisciuglio, di 21, 22 e 25 anni.
Le manette sono scattate al termine di una indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha fatto luce su un episodio di estorsione ai danni del titolare di un’attività commerciale del rione alla periferia del capoluogo, secondo modalità che, già in passato, hanno portato all’arresto di altri appartenenti al gruppo criminale.
I militari dell’Arma hanno messo sotto controllo il negozio della vittima, con servizi di osservazione e appostamenti in abiti civili oltre che mediante l’installazione di telecamere nascoste nei pressi del locale. Così gli investigatori sono riusciti ad immortalare in diretta due dei tre giovani, al momento della richiesta all’imprenditore della somma di 5mila euro.
Di fronte alle intimidazioni degli estorsori, l’uomo si è visto costretto a pagare, ma all’uscita del negozio i due esponenti del clan si sono trovati di fronte i Carabinieri, che li hanno arrestati, recuperando anche i soldi della vittima più altro denaro contante, la cui provenienza è ancora in corso di accertamento.
A poche ore di distanza dall’operazione, gli investigatori hanno messo le manette ai polsi anche al terzo indagato che, dopo essersi recato presso l’attività commerciale, aveva minacciato il titolare con una pistola.
Per i tre giovani si sono aperte le porte del carcere di Bari: sono accusati del reato di estorsione, aggravata dal metodo mafioso. Il Gip ha già convalidato gli arresti.