La Procura di Lecce ha chiesto la condanna alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per un anno per Antonio De Marco, lo studente di scienze infermieristiche reo confesso del duplice omicidio dell’arbitro leccese Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, compiuto nella loro casa di Lecce il 21 settembre del 2020. Il pm ha chiesto alla Corte d’assise di riconoscere il duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà e di ritenere l’imputato capace di intendere e di volere al momento dei fatti. Una triste pagina di cronaca per la Puglia. Secondo quanto ricostruito De Marco, la sera del massacro, andò a casa di De Santis con il chiaro intento omicida, premeditato diversi giorni prima. Quasi 80 le colettale inferte nei confronti della coppia che conosceva bene. Motivo scatenante dell’aggressione mortale, l’invidia che il killer provava per l’amore tra i due fidanzati, che erano felici e vivevano insieme, mentre lui era solo e incapace di trovare una donna che lo amasse. Secondo quanto emerso dal lavoro dei periti, De Marco pur essendo affetto da un disturbo della personalità di tipo narcisistico, era perfettamente in grado di intendere e di volere. Dopo aver compiuto il duplice omicidio, il giovane è andato via come nulla fosse, immortalato da alcune telecamere di sorveglianza mentre si allontanava dalla scena del crimine con serenità. Fatti che hanno sconvolto la comunità leccese e non solo. La sentenza nei suoi confronti si conoscerà a maggio.
Intanto su De Marco pende un secondo fascicolo. La Procura salentina ha notificato ai legali dell’assassino un avviso di conclusione delle indagini preliminari, per i reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Sul suo pc erano stati salvati dei frame di video ritraenti ragazzini minorenni durante atti sessuali. Una piccola quantità di immagini, specificano dalla Procura, ma comunque sufficiente a far aprire un secondo fascicolo.