Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

Fisioterapista ucciso sotto casa a Bari, il movente resta un mistero: si scava sui rapporti personali della vittima

Colpito con un oggetto contundente e poi raggiunto da diversi colpi di pistola mentre cercava di scappare dal suo assassino. Sarebbero stati questi gli ultimi istanti di vita di Mauro Di Giacomo, il fisioterapista di 63 anni ucciso, la sera di lunedì 18 dicembre, nei pressi della sua abitazione, nel quartiere Poggiofranco di Bari. A rivelarlo è l’autopsia, eseguita ieri mattina dal professor Francesco Introna, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico. L’esame autoptico, la cui relazione finale sarà consegnata entro 60 giorni al pm che coordina le indagini, Matteo Soave, ha infatti rivelato che l’uomo è morto a causa di uno shock emorragico, ma sul suo corpo sono stati riscontrate anche lesioni e fratture. Un elemento questo che confermerebbe l’ipotesi formulata fin da subito dagli inquirenti, secondo la quale il 63enne sarebbe stato ucciso dopo un litigio, e nel corso del quale sarebbe spuntato anche un oggetto contundente, utilizzato per picchiare la vittima. Non escluso che il fisioterapista sia stato colpito con il calcio della stessa pistola, una Beretta calibro 7.65, usata per ucciderlo.

Esclusa la pista della criminalità organizzata, si scava sui rapporti personali dell’uomo. Nelle ultime ore sono stati ascoltati i suoi familiari (la moglie e i due figli di 20 e 26 anni), amici stretti e alcuni colleghi, che lavoravano con il fisioterapista al Policlinico di Bari e in uno studio privato nel quartiere San Pasquale. Ma dai racconti delle persone a lui più vicine, non sarebbero emersi elementi utili alle indagini. Il movente resta un mistero sul quale stanno cercando di fare luce gli inquirenti, che stanno analizzando anche i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nelle strade limitrofe al luogo del delitto. La speranza è di trovare una qualunque traccia che li possa condurre all’assassino, rimasto ancora senza nome.   

Vedi anche

Back to top button