Cronaca

Furbetti del cartellino al Comune di Foggia, il processo va a rilento e finisce tutto in prescrizione

Si conclude con un nulla di fatto il processo a carico di 24 dipendenti del Comune di Foggia accusati di truffa per assenteismo. Il giudice del Tribunale di Foggia, Simona Giuliani, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dei reati contestati, essendo trascorsi 9 anni dai fatti finiti sotto la lente d’indagine dei carabinieri. Stralciata la posizione di un 25esimo imputato, Antonio Virgilio, l’unico ad aver rinunciato alla prescrizione e per il quale il processo andrà avanti. Secondo l’accusa, sostenuta dai video registrati dalle telecamere installate dai carabinieri a seguito di una denuncia, tra il febbraio e l’aprile del 2015 i dipendenti del Comune di Foggia presso la sede del Servizio Integrato Attività Economiche in via Sant’Alfonso Maria De Liguori si assentavano dal posto di lavoro per svolgere le mansioni più disparate, tra chi si allontanava per fare la spesa e chi addirittura andava in palestra. 13 indagati finirono agli arresti domiciliari, altri 7 furono interdetti dal lavoro per 12 mesi. ll video di un impiegato che con una scopa batteva sul controsoffitto sospettando la presenza di una telecamera fece il giro del web. Alla sbarra finirono 25 dipendenti accusati di 46 episodi di truffa: quasi 1200 le ore di assenze ritenute ingiustificate, con un danno patrimoniale di 35mila euro nei confronti del Comune che si costituì parte civile. Il processo iniziò nell’aprile del 2017 ma i tempi tra un’udienza e l’altra, anche a causa del covid, si dilatarono in maniera esponenziale. Sino all’avvenuta prescrizione dei reati per 24 dei 25 imputati.

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