I numeri sono certamente in calo ma il fenomeno dei furti di autovetture sul territorio pugliese resta una delle più grandi piaghe di questi anni e negli ultimi giorni si stanno moltiplicando le segnalazioni. L’ultima in ordine di tempo è quella di ieri attorno a mezzanotte a Giovinazzo sul lungomare di Levante quando una banda ha rubato una Peugeot 208 con la manomissione della centralina e la spinta per la messa in moto a bordo di una Porsche Macan. Una tecnica tristemente collaudata spesso utilizzata a nord di Bari come in questa circostanza. Ma nella BAT e nel Foggiano non sono mancate le segnalazioni nelle ultime ore. In particolare questa mattina una spiacevole sorpresa ha accolto il proprietario di una Opel Corsa parcheggiata in via Reggio Calabria ad Andria. Ingnoti hanno rubato non la vettura ma i pneumatici lasciando il veicolo sollevato su di una pietra e su di un tronco di legno. Altro fenomeno quello dei furti dei pneumatici che periodicamente si riaffaccia rendendo ancor più odioso il crimine commesso. E sempre ad Andria martedì scorso è stata rubata una vettura, una Fiat 500, ritrovata in via vecchia Canosa a Corato da una pattuglia di un istituto di vigilanza privata. Gli agenti della Metronotte si sono insospettiti per alcuni piccoli danni e per il luogo dove era parcheggiato il mezzo. Avvisata la Polizia di Stato, immediata la scoperta del furto denunciato lo stesso giorno nella città federiciana. La vettura perfettamente funzionante è stata restituita al proprietario. Diversa la sorte, invece, per 12 auto completamente cannibalizzate ed una anche data alla fiamme, rinvenute in due diversi punti nelle campagne di Cerignola. A scoprire le carcasse sono stati gli ispettori ambientali Civilis. Allertati i carabinieri per le indagini.
Un fenomeno su cui tanto stanno lavorando le forze dell’ordine specialmente nella BAT e nel Foggiano, su cui è in atto una vera e propria partita decisamente impari a guardia e ladri, ma su cui tutto il territorio deve essere impegnato a ridimensionarlo. Fa specie che i malviventi stiano optando ora anche per vetture di piccola cilindrata e pneumatici. Segno che il fenomeno resta uno dei più impattanti sulla vita quotidiana delle comunità.



