Quindici arresti, 7 in carcere ed 8 ai domiciliari, uniti ad altri 11 obblighi di dimora per complessive 26 misure cautelari a carico di altrettante persone residenti nelle province di Foggia e della Bat, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di veicoli. E’ l’esito di una vasta operazione congiunta di Carabinieri e Polizia di Stato a margine di un’articolata attività investigativa eseguita dai poliziotti del compartimento della Polizia Stradale di Bari e dai militari della compagnia di Barletta, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia. Le indagini, avviate nell’ottobre del 2021 e durate circa 8 mesi hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti attinti dai provvedimenti cautelari. Un’inchiesta che ha sventrato un’articolata associazione, che procedeva prima ad organizzare i furti dei veicoli, trafugati prevalentemente nelle aree a nord e a sud di Foggia, nella provincia di Bari ma anche fuori regione per poi procedere alla cannibalizzazione degli stessi veicoli nell’area geografica compresa tra i comuni di San Ferdinando di Puglia e Cerignola.
I pezzi di ricambio, dopo aver rimosso ogni elemento riconducibile al veicolo d’origine, venivano poi inseriti nel redditizio mercato clandestino e smistati a prezzi vantaggiosi sul territorio nazionale ed estero. Centro direzionale dell’attività delittuosa era la città di Cerignola, che costituiva anche la base dell’organizzazione criminale. Una compagine – è stato spiegato stamane nella conferenza stampa tenutasi presso gli uffici della Procura della Repubblica di Foggia – che aveva un’organizzazione gerarchica, al cui interno erano rigidamente distribuiti i compiti. Determinanti per il successo dell’indagine sono state le intercettazioni telefoniche, con conseguente decriptazione delle terminologie adoperate per indicare i diversi sodali. Un’attività – è stato spiegato – che permette di dare un forte segnale ai cittadini, i quali mostrano spesso sentimenti di scarsa percezione della sicurezza, soprattutto in relazione ai reati di furto, riciclaggio e ricettazione dei veicoli. Un fenomeno, ha detto il sostituto procuratore, Antonio Laronga, che crea notevoli danni economici anche alle attività economiche del territorio.