Hanno fatto irruzione a volto coperto, incappucciati e persino con le scarpe coperte da alcune buste in plastica per non farsi riconoscere dalle telecamere. Hanno forzato una delle macchine utilizzando un piede di porco, e una volta aperta hanno portato via soldi per una cifra inferiore ai 100 euro, mentre la stessa macchina è rimasta talmente danneggiata da dover essere sostituita. Il suo valore si aggira attorno ai 5mila euro. E’ disperato il titolare di un distributore automatico h24 di corso Vittorio Emanuele II a Trani. Il 19 marzo scorso, attorno alle 3 di notte, due soggetti hanno scassinato una delle macchinette portando via cifra esigua rispetto al danno reale provocato all’attività. Una vicenda che riporta a galla un vecchio (ma sempre attuale) tema che ricade nella sicurezza delle attività tranesi. Il titolare dell’ultimo distributore colpito, in ordine di tempo, non usa mezzi termini.
Lo stesso distributore automatico è stato colpito un’altra volta poco più di un anno fa, ad inizio 2021. Quella notte la vetrate erano chiuse, così come previsto dalle normative anticovid. In quel caso i soggetti fecero irruzione rompendo il vetro, ma il loro colpo non andò a buon fine. Anche in quel caso, tuttavia, furono ingenti i danni per il titolare. Entrambi gli episodi sono stati denunciati ai Carabinieri, così come stanno facendo altri titolari delle stesse attività nella Bat e a Bari, dove gli episodi si moltiplicano e i proprietari hanno creato un gruppo comune dove giornalmente affrontano la questione.
Vincenzo ora ha scelto di chiudere il suo h24 nelle ore notturne, una scelta che danneggia ulteriormente la sua attività, ma inevitabile visto quanto accaduto. Prima di salutarci ha voluto lanciare un appello ai malviventi.