Sarà interrogato domani Piero Canonico, 26 anni, uno dei tre indagati nella rissa costata la vita a Vito Caputo, il 29enne di Mola di Bari, ucciso a coltellate il 16 marzo scorso nel centro di Capurso.
Il giovane è atteso domani negli uffici giudiziari della Procura di Bari, in compagnia dei suoi legali, per essere ascoltato dal pubblico ministero Michele Ruggiero, e fornire la sua versione dei fatti.
Nei giorni scorsi sono stati già interrogati suo padre, il 50enne Renato Canonico, e Fabio Domenico Chiarelli, 25 anni, amico della vittima: anche loro risultano indagati per il reato di rissa, aggravata dalla morte di uno dei partecipanti.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, anche grazie alle testimonianze acquisite durante le indagini, il giorno del delitto i due Canonico si sarebbero recati presso la sede del Comune di Cellamare, per discutere con la ex compagna del giovane ed una assistente sociale circa l’affidamento di un minorenne, nato dalla vecchia relazione della coppia. Al termine dell’incontro sarebbero cominciati dei diverbi con Chiarelli (attuale compagno della donna) e il suo amico Caputo. Una lite sfociata in un inseguimento in auto, fino al centro di Capurso, dove si è scatenata la rissa conclusasi con l’accoltellamento della vittima, raggiunta da un fendente mortale al torace.
Anche le altre tre persone coinvolte nella violenta colluttazione, avrebbero riportato ferite da arma da taglio. La difesa dei Canonico sostiene che padre e figlio siano stati aggrediti. Una versione per la quale si cercano ancora conferme. Le indagini dei Carabinieri vanno avanti.