Cronaca

Giovani morti a Canosa, domani l’autopsia. Le famiglie nominano un consulente di parte

Sarà effettuata domani mattina, martedì 1 agosto, l’autopsia sui corpi di Antonio Lovino e Domenico Di Nunno, i due canosini di 16 e 17 anni anni scomparsi tragicamente nell’incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 27 luglio sulla strada provinciale 21, alle porte di Canosa di Puglia. Così ha stabilito il sostituto procuratore Scamarcio del Tribunale di Trani. Le salme sino a questo momento erano rimaste a disposizione dell’autorità giudiziaria presso l’istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, in attesa delle decisioni sulle indagini da parte della Procura di Trani. Il pubblico ministero Francesco Aiello ha ricevuto sabato scorso il resoconto dei rilievi effettuati dalla Polizia Locale di Canosa sull’incidente, dopodiché ha disposto l’esame autoptico sui corpi dei due giovanissimi e aperto un fascicolo per omicidio stradale, iscrivendo nel registro degli indagati – come atto dovuto – il 44enne originario di Barletta che era alla guida del furgone scontratosi con la moto su cui viaggiavano i due canosini. Al vaglio degli investigatori c’è anche la scatola nera recuperata dal motociclo, i cui accertamenti potrebbero dare ulteriori indizi sulla dinamica del sinistro. Elementi che si uniranno ai risultati delle autopsie di domani. Le famiglie Lovino e Di Nunno, nel frattempo, hanno nominato in maniera congiunta un consulente di parte, il prof. Alessandro Dell’Erba. Una volta terminati gli esami autoptici, salvo ulteriori proroghe da parte dell’autorità giudiziaria, i corpi delle due giovanissime vittime verranno restituite ai familiari per celebrare le esequie. Con tutta probabilità i funerali potrebbero svolgersi giovedì prossimo all’interno del palazzetto dello sport di Canosa di Puglia. Nei giorni scorsi le due famiglie hanno scritto una lettera indirizzata al sindaco Vito Malcangio in cui hanno chiesto di svolgere regolarmente i festeggiamenti per il Santo Patrono Sabino in programma da oggi a mercoledì. «Siamo convinti – si legge nella lettera – che il miglior modo per ricordare Antonio e Domenico sia quello di far vivere la Festa Patronale alla nostra comunità con gioia e serenità così come avrebbero fatto loro».

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