Gli investigatori hanno sequestrato la scatola nera di uno dei due mezzi coinvolti nel tragico incidente di giovedì sera a Canosa di Puglia, sulla strada provinciale 21, in cui hanno perso la vita i giovani canosini Antonio Lovino e Domenico Di Nunno all’età di 16 e 17 anni. Il dispositivo elettronico, sul quale verranno effettuati accertamenti, potrebbe aiutare chi indaga a ricostruire la dinamica esatta del sinistro che ha coinvolto la moto sulla quale viaggiavano i ragazzi e il furgone con alla guida un uomo di 44 anni di Barletta. E intanto c’è attesa per capire quando potranno essere celebrate le esequie delle due giovani vittime, i cui corpi attualmente si trovano presso l’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari a disposizione della autorità giudiziaria e per una prima ispezione cadaverica eseguita dal prof. Antonio De Donno. La Procura di Trani riceverà nelle prossime ore il verbale con tutti i rilievi effettuati dalla Polizia Locale di Canosa. Solo allora il pm scioglierà la riserva e deciderà se procedere o meno con l’autopsia e se aprire un eventuale fascicolo d’indagine per omicidio stradale. Prima di quel momento non sarà possibile stabilire una data esatta per i funerali, giorno in cui vigerà il lutto cittadino, così come annunciato dal sindaco Vito Malcangio nel suo messaggio di cordoglio ai familiari. A Canosa, intanto, sono stati annullati tutti gli eventi estivi del fine settimana. L’intera città si è raccolta attorno al dolore delle due famiglie.
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