Cronaca

Giro di prostituzione minorile a Bari, iniziato il processo per tre “Squad Girls”

Con la costituzione a parte civile di una delle quattro presunte vittime (che ha chiesto un risarcimento da 60mila euro per i danni subiti) e dell’associazione antiviolenza “Fermi con le mani”, è cominciato in tribunale a Bari il processo nei confronti di tre donne accusate di aver organizzato, sfruttato e gestito un giro di prostituzione minorile a Bari e provincia.

A processo ci sono le “Squad Girls” Marilena Lopez, Federica Devito e Elisabetta Manzari, ma nell’inchiesta coordinata dal pm Matteo Soave e dall’aggiunto Ciro Angelillis sono di più le persone coinvolte, a partire da Antonella Albanese e Nicola Basile, che hanno chiesto viceversa di essere giudicati con rito abbreviato. La loro posizione sarà discussa a dicembre, nel frattempo entrambi hanno annunciato un risarcimento nei confronti di due delle presunte vittime.

Diventata di dominio pubblico nel maggio scorso, la vicenda si è divisa in vari tronconi processuali. Coinvolti nell’inchiesta, infatti, anche l’avvocato leccese Stefano Chiriatti e il gestore di b&b di Bari Michele Annoscia, la cui posizione è stata stralciata e per i quali l’udienza preliminare inizierà il prossimo 18 dicembre. Il primo è accusato di aver avuto rapporti sessuali con due ragazze in hotel a cinque stelle del capoluogo, il secondo di aver «tollerato» la prostituzione che avveniva nella sua struttura. Infine, l’imprenditore leccese Fabio Carlino ha patteggiato una pena a un anno e otto mesi per aver avuto rapporti sessuali a pagamento con due minorenni nei primi mesi del 2022.

Le ragazze, secondo le indagini coordinate dal pubblico ministero Matteo Soave e dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis, sarebbero state costrette a prostituirsi e a dividere poi i guadagni con i propri sfruttatori. Per ogni rapporto le giovani, appena sedicenni al momento dei fatti, avrebbero ricevuto fino a 600 euro. I fatti risalgono al periodo tra il 2021 e il 2022, a dare un impulso alle indagini furono le denunce effettuate dalle mamme di due delle ragazze finite nel giro.

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