Potrebbero essere stati venduti per poco più di 1.000 euro gli oggetti sacri rubati nella Basilica di San Nicola, a Bari. È questo il sospetto degli investigatori, che stanno portando avanti le indagini sul furto commesso nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 marzo.
Nel casolare dove è stato rintracciato il presunto responsabile, il 48enne tunisino Farid Hanzouti, gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato infatti 83 banconote da 20 e 50 euro, per complessivi 1.750 euro. Questa, ritengono gli inquirenti, potrebbe essere la somma incassata dal ladro dopo la vendita della refurtiva.
L’uomo, senza fissa dimora, dopo essere stato a lungo interrogato in Questura ieri pomeriggio, è stato sottoposto a provvedimento di fermo che, nelle prossime ore, dovrà essere convalidato dal gip. Gli agenti sono riusciti ad identificarlo grazie alle telecamere di sicurezza installate all’interno della chiesa, che lo hanno immortalato.
Introdottosi nella Basilica dopo aver divelto l’inferriata esterna e sfondato un portone laterale in legno, il ladro ha portato via dalle mani della statua del Santo Patrono un anello d’oro, un Evangeliario con tre sfere d’argento ed un medaglione, anche questo d’argento, oltre ai soldi delle offerte lasciate dai fedeli.
Fondamentale per la cattura è stata anche la comparazione delle impronte digitali trovate in chiesa. Il 48enne è accusato del reato di furto, aggravato dal fatto di aver violato un luogo di culto.