Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

GRAVINA IN PUGLIA | Reperti archeologici in casa: scatta il sequestro e la denuncia

Custodiva 19 manufatti in terracotta, datati tra la fine del V secolo e l’inizio del IV secolo AC, in una vetrinetta del soggiorno, senza averne fatto denuncia al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, pur essendone obbligato per legge. Per questo un cittadino di Gravina, che non è stato in grado di dimostrare la legittimità dell’acquisto dei reperti, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per violazione delle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e paesaggio.

Tutto il materiale è stato così sequestrato, con le Fiamme Gialle che hanno richiesto al giudice per le indagini preliminari, la dottoressa Ilaria Casu, che aveva disposto la confisca dei beni, la possibilità di assegnarli al Museo Nazionale Archeologico di Altamura.

La consegna dei preziosi reperti è avvenuta nella giornata di ieri. Un modo per restituirli alla collettività e per essere ammirati non solo dalla popolazione murgiana, ma anche dai numerosi turisti che visitano la città di Altamura.

Vedi anche

Back to top button