La Squadra Mobile della Questura BAT è esattamente a metà organico rispetto, per esempio, ad una provincia simile dal punto di vista della popolazione come Brindisi. I carabinieri del comando provinciale della sesta provincia sono 370 nel complesso mentre sempre nel brindisino sono 550. Un carabiniere ben oltre i 1000 abitanti quando in Italia la media nazionale è un carabiniere ogni 650 abitanti. I finanzieri sono nel complesso 254 nella BAT mentre il comando provinciale di Brindisi ne conta 540, oltre il doppio. Sono solo alcuni dei numeri che il Procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, ha voluto mettere nero su bianco e presentare durante un importante convegno sulla criminalità nella BAT svoltosi ieri a Canosa. Il suo è un vero e proprio allarme oltre che appello.
Il procuratore Nitti più volte nel corso della sua lunga relazione ha ricordato come la BAT sia nata come una Provincia Senza, una provincia che dal 2009 ha scontato ben dodici anni di assenza di strutture provinciali di controllo come la Questura. Una provincia in cui, invece, la criminalità ha alzato decisamente il tiro riportandola a dei tristi primati nazionali. «Come si fa a combattere il primato nei furti d’auto se in Questura ad occuparsi di questo problema c’è una squadra che conta meno persone delle dita di una mano?», ha spiegato Nitti.
Altro grande problema è stato quello di negare l’esistenza di una malavita con una sua profonda identità nella sesta provincia pugliese. Una malavita che opera da sola sul territorio ma che non disdegna collaborazioni con le organizzazioni criminali di altre realtà territoriali.