Cronaca

Inchiesta su mafia e politica a Bari, possibile ispezione al Comune: la Prefettura acquisisce i documenti

Nuovi strascichi dopo l’inchiesta antimafia, coordinata dalla DDA di Bari, sui presunti intrecci tra criminalità organizzata barese, mondo degli affari e politica. La Prefettura del capoluogo sta infatti acquisendo i documenti necessari, affinché si possa valutare se sussistano i requisiti per disporre un’ispezione in Comune, per fare luce su un’eventuale condizionamento della malavita sulle attività dell’amministrazione.   

Un atto dovuto, dopo la comunicazione della sospensione della consigliera comunale Maria Carmen Lorusso, coinvolta nell’indagine. Si tratta quindi di un’attività di prassi da parte della Prefettura, che sta prendendo visione degli atti dell’inchiesta per valutare se intraprendere ulteriori azioni.

Il lavoro investigativo, coordinato dalla DDA, è sfociato il 26 febbraio scorso in una maxi operazione antimafia, condotta dalla Polizia di Stato, che ha eseguito 130 arresti.

Tra i principali indagati, per il reato di scambio politico-mafioso, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, finito in carcere, e la moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale, attualmente ai domiciliari, che ha annunciato nei giorni scorsi di volersi dimettere dalla carica.

Secondo l’accusa Olivieri avrebbe raccolto i voti della criminalità organizzata barese, nello specifico dei clan Parisi-Palermiti, Montani e Strisciuglio, per permettere l’elezione della moglie alle comunali del 2019. La donna venne poi effettivamente eletta nelle file del centrodestra, salvo poi passare nella maggioranza di centrosinistra a sostegno dell’attuale sindaco Antonio Decaro.

Dopo gli arresti, alcuni parlamentari del centrodestra avevano incontrato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendogli di approfondire quanto stava emergendo dall’indagine, circa la possibile infiltrazione mafiosa all’interno dell’amministrazione di Bari e di una sua partecipata, l’Amtab, che si occupa del servizio di trasporto pubblico cittadino. Al termine dell’incontro – spiegarono i parlamentari – il ministro aveva assicurato che avrebbe interessato gli uffici territoriali per gli approfondimenti del caso.

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