Si è dimessa dall’incarico di consigliere comunale di maggioranza annunciando al contempo che non sarà tra i candidati alle elezioni amministrative di Bari in programma la prossima primavera. La 37enne Maria Carmen Lorusso, da una settimana ai domiciliari con l’accusa di concorso in voto di scambio politico mafioso, promette anche di chiarire tutti i fatti che le vengono contestati una volta terminato di esaminare le carte dell’inchiesta. Al momento, dunque, si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande del gip Alfredo Ferraro. Decisione speculare a quella assunta nei giorni scorsi dal marito Giacomo Olivieri, finito in carcere a Brindisi con l’accusa di aver contribuito ad eleggere la moglie in consiglio comunale intercettando i voti dei clan criminali della città. Entrambi hanno annunciato la volontà di farsi interrogare dai pm una volta in grado di chiarire ogni aspetto dell’inchiesta della DDA in cui sono coinvolti insieme ad altre 133 persone. Tra queste anche il suocero di Olivieri, l’oncologo Vito Lorusso, a cui vengono contestati gli accordi assunti con alcuni esponenti dei clan per favorire la figlia alle elezioni comunali del 2019. Anche lui, davanti al gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere.