Si è conclusa nel pomeriggio di ieri l’autopsia nella medicina legale del Policlinico di Bari sul corpo di Alessio Beneloucif, il 29enne deceduto a seguito dell’incidente di domenica mattina sulla SP1 alla periferia di Andria. La famiglia ha scelto di far celebrare le esequie nella giornata di venerdì alle ore 10 presso la Basilica della Madonna dei Miracoli. I risultati dell’autopsia si sapranno nei prossimi giorni anche se dalle prime informazioni il decesso dell’uomo alla guida della Opel Astra, uno dei tre veicoli coinvolti, è avvenuto sul colpo ed a causa degli importanti traumi subiti. Gli esami tossicologici avrebbero dato, invece, esito negativo. Si attendono ora i risultati anche dei test effettuati sugli altri due autisti coinvolti, un 22enne ed un 21enne, entrambi indagati per omicidio stradale e lesioni dalla Procura di Trani. C’è da comprendere l’esatta dinamica del sinistro con una matassa che giorno dopo giorno si sta cercando di sbrogliare.
Da comprendere c’è anche come mai sul luogo dell’incidente sia stata rinvenuta una pistola scacciacani nella disponibilità di uno dei feriti. Di certo c’è che due delle tre vetture coinvolte procedevano in direzione Andria, la Kia Sportage e la Opel Astra, mentre la Fiat Punto viaggiava in direzione opposta. Certo anche il fatto che le due auto di rientro ad Andria tornavano da una serata in un locale da ballo ed in particolare il 29enne metteva a volte a disposizione la sua auto per riaccompagnare a casa alcuni ragazzi di sua conoscenza per evitare che si mettessero alla guida di ritorno dalle discoteche. Restano comunque valide le ipotesi di un sorpasso azzardato o della perdita di controllo di uno dei mezzi coinvolti. E sulle cause peseranno inevitabilmente anche gli esami tossicologici effettuati sugli altri due autisti. Intanto sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle diverse aziende presenti su quella strada e con cui potranno essere ricostruiti tutti i momenti dello scontro sulla provinciale. Nel frattempo migliorano le condizioni di alcuni dei feriti anche se restano almeno in tre ricoverati nelle rianimazioni di Andria e Bari. Già dimesso il più giovane tra i feriti e cioè un 18enne già ascoltato dagli inquirenti così come altri testimoni che quella sera percorrevano la stessa strada.