Saranno celebrati domani, mercoledì 18 gennaio alle 16,30, i funerali della 23enne barlettana Alessia Dicuonzo, la giovane rimasta coinvolta nel terribile incidente stradale accaduto alle 23.40 del primo maggio scorso sulla statale 170, che porta da Andria e Barletta. Una lunga agonia durata praticamente otto mesi per la 23enne il cui corpo ieri è stato sottoposto ad autopsia presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Confermato, in buona sostanza, lo stretto nesso di causa tra il terribile incidente e le gravissime lesioni riportate con il decesso così come confermano gli avvocati della famiglia Dicuonzo dello Studio 3A.
Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati dall’inchiesta aperta dalla Procura di Trani per il reato di omicidio stradale con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza e lesioni personali stradali gravissime: si tratta di una 23enne andriese che guidava l’auto che avrebbe travolto quella su cui viaggiava la vittima, e un 33enne di Barletta che era stato soccorso dopo un incidente.
Secondo quanto hanno accertato gli agenti della polizia stradale, l’Audi A4 guidata da un 41enne di Canosa, che viaggiava in direzione Barletta con a bordo Alessia, si è fermata sulla statale per prestare soccorso al 33enne di Barletta che andava nella stessa direzione e che perdendo il controllo della sua Volkswagen Fox era finito prima contro il guardrail poi al centro strada. Su di loro sarebbe piombata una utilitaria – guidata dalla 23enne andriese – che li ha tamponati con estrema violenza. In tutto sono stati registrati 12 feriti, trasportati negli ospedali della zona. Alcuni erano in condizioni molto gravi e in prognosi riservata, tra cui Alessia che ha riportato un trauma cranio-encefalico e una emorragia cerebrale. Trasportata all’ospedale “Bonomo” di Andria è rimasta ricoverata nel reparto di rianimazione dal 2 maggio al 27 luglio 2022. I medici sono riusciti a stabilizzarla, sottoponendola a un delicato intervento neurochirurgico di craniectomia decompressiva, ma la 23enne non si è più risvegliata dal coma, rimanendo in stato vegetativo permanente. Il 27 luglio la ragazza è stata portata prima nel presidio ospedaliero di riabilitazione “Fondazione San Raffaele” di Ceglie Messapica (Br) poi all’hospice di Bisceglie dove è morta una settimana fa.