Ha davvero dell’incredibile quanto accaduto presso la casa circondariale di Foggia. Dove, nel corso di un servizio armato, è stato intercettato un drone, risultato successivamente carico di sostanza stupefacente e di telefoni cellulari. Ad accorgersene è stata una donna, un agente di polizia penitenziaria in servizio come sentinella nel carcere. La stessa, con prontezza di riflessi, dopo aver dato l’allarme al preposto e alla sorveglianza generale, attraverso il sistema anti-drone è riuscita ad abbatterlo, provvedendo contestualmente anche al recupero della droga trasportata ed evitando che la stessa venisse introdotta all’interno del carcere. A comunicare l’accaduto è stato il sindacato Osapp: l’episodio rappresenta peraltro un unicum, considerato che per la prima volta un drone è stato abbattuto attraverso il sistema di cui è dotata la Polizia Penitenziaria. Il fatto tuttavia ripropone le criticità vissute dagli agenti all’interno delle case circondariali e in maniera in quella di Foggia.
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