Cronaca

Le mani dei clan strette al collo di imprenditori e commercianti baresi: 12 arresti per estorsione

Le mani della criminalità organizzata strette attorno al collo dei commercianti baresi. È di 12 persone arrestate il bilancio di un’operazione eseguita, all’alba di questa mattina dai Carabinieri, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

In manette sono finiti alcuni presunti affiliati del ramo di “Enziteto” del clan Strisciuglio, attivo nei quartieri San Pio, Santo Spirito e Palese. L’accusa è di estorsione continuata in concorso, aggravata dal metodo mafioso.

7 provvedimenti cautelari sono stati notificati in carcere, dove alcuni indagati erano già rinchiusi per altri reati, nelle case circondariali di Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

L’attività investigativa ha permesso di fare luce sulle attività illecite del gruppo malavitoso, guidato da Saverio Faccilongo (detto Benzina), già detenuto in regime di 41 bis. Su tutte il racket ai danni di esercenti e imprenditori, costretti a piegare la testa di fronte al potere del clan.  

Nelle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti sono emersi numerosi episodi di estorsione. Affiliati armati di pistola, avrebbero chiesto riparazioni gratuite a meccanici o carrozzieri per le auto sulle quali viaggiavano. In altri casi, gli uomini del clan avrebbero addirittura preteso risarcimenti per lavori, a loro dire, eseguiti male. Gli indagati si sarebbero presentati in officina, chiedendo il ripristino della carrozzeria dei loro mezzi. A riparazione ultimata, sarebbero poi tornati dal carrozziere lamentandosi del risultato e pretendendo non solo di non pagare l’intervento di riparazione, ma addirittura un risarcimento del danno.

Nel caso di un imprenditore barese, le vessazioni del clan sarebbero andate avanti addirittura per 9 anni, fino a quando la vittima non ha deciso di rivolgersi alle Forze dell’Ordine.

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