È stato legato ad una corda, lanciato in un pozzo e poi chiuso all’interno con un grosso masso, come fosse una bara, senza né cibo né acqua. Un gesto di crudeltà ripugnante quello compiuto ai danni di un cane, nelle campagne di Bitonto. La storia, accaduta alcuni giorni fa, è stata raccontata sui social network attraverso i video pubblicati dall’associazione animalista “Qua la Zampa Heart”, i cui volontari si sono occupati delle operazioni di salvataggio.
Un lieto fine reso possibile dal fiuto e dall’udito di una cagnolina a passeggio nella zona, che si è accorta della presenza del cucciolo ed ha richiamato l’attenzione della sua giovane padrona. La ragazza si è così avvicinata al fosso, che era stato anche chiuso con una pietra, e ha notato il cane sul fondo, solo ed impaurito.
Scattata la segnalazione, domenica scorsa, sono arrivati sul posto gli agenti della Polizia Locale ed i volontari dell’associazione che, muniti di scala e mettendo a rischio la loro stessa incolumità, si sono calati nel pozzo.
Il salvataggio non è stato facile: è stato infatti necessario rimuovere con cautela alcune pietre, per evitare che cadessero nel fosso e ferissero il cane, ma alla fine il piccolo meticcio è stato tirato fuori, ancora spaventato ma fortunatamente in buone condizioni di salute.
Riportato in superficie, il cucciolo è stato coccolato e rifocillato dai volontari: lo hanno chiamato Willy. Dopo aver conosciuto la cattiveria dell’uomo, si spera che adesso possa essere adottato da un nuovo padrone per trovare finalmente un po’ d’amore.