Un’emergenza senza fine che nell’estate 2024 è esplosa in tutta la sua drammaticità a testimonianza di un argomento troppo spesso poco al centro del dibattito e degli interventi pubblici. L’emergenza siccità ora appare uno spauracchio che per la Puglia diventa certezza con le chiusure di diverse dighe ed interi campi senza acqua per le colture. Sull’argomento si stanno battendo le organizzazioni degli agricoltori come Confagricoltura che con il vice direttore Gianni Porcelli ha voluto rimarcare la grande difficoltà di questo periodo per la categoria nella BAT e nel Foggiano considerando lo stop della diga di Occhito (la più grande di Puglia) e le ormai evidenti difficoltà per la diga di Marana Capacciotti a Cerignola e del Locone a Minervino Murge.
Basta vedere i numeri del 2024 ed il confronto impietoso con il 2023. Secondo i dati del Consorzio di Bonifica della Capitanata ad Occhito sul fiume Fortore ad agosto del 2023 c’erano oltre 165 metri cubi di acqua. Ora nell’invaso ce ne sono meno di 46 da cui dover comunque togliere una grossa fetta di acqua inutilizzabile. Nell’invaso di Marana Capacciotti ci sono meno di 2milioni di metri cubi d’acqua mentre lo scorso anno erano quasi 32. Un disastro che si registra anche al Locone dove la disponibilità di acqua per l’irrigazione è ormai terminata. La Regione Puglia ha approvato un piano di emergenza per la crisi idrica per provare a scongiurare problemi anche all’approvvigionamento di acqua per uso civile. Ora però non c’è più tempo ed è necessario intervenire sia sullo stato di emergenza che sulle infrastrutture come spiega la CIA Agricoltori Italiani Capitanata.