Era ormai braccato, con la polizia sulle sue tracce da giorni. Alla fine ha deciso di costituirsi il 31enne di Trinitapoli accusato di tentato omicidio nei confronti di un 42enne suo concittadino. I fatti risalgono al 10 marzo scorso quando la vittima si è presentata all’ospedale “Dimiccoli” di Barletta con alcune ferite d’arma da fuoco al torace. Immediate le indagini da parte degli agenti della Questura BAT. Secondo quanto ricostruito, tutto sarebbe partito da un diverbio per futili motivi nato tra i due nelle campagne di Trinitapoli, con l’indagato che accusava la vittima di aver rubato degli ortaggi dal suo terreno. Il 42enne, poi, è stato raggiunto sotto casa sua del 31enne che gli aveva intimato di uscire per chiarirsi. Quando la vittima si è affacciata dal suo balcone al primo piano, l’uomo avrebbe esploso due colpi di fucile colpendolo al torace. I poliziotti hanno identificato in breve tempo l’indagato, incensurato di Trinitapoli e dunque senza precedenti, che nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce rendendosi irreperibile. Dopo diversi giorni di latitanza, pressato dalle ricerche degli inquirenti, il 31enne ha scelto di consegnarsi spontaneamente presso gli uffici della Questura di Andria dove è stato sottoposto al fermo di indiziato di delitto emesso della Procura della Repubblica di Foggia. Per lui l’accusa è di tentato omicidio. La Procura di Trani ha infine chiesto ed ottenuto dal gip la convalida della misura della custodia cautelare in carcere. La vittima, che nel frattempo da Barletta è stata trasferita all’ospedale di Bari, è fuori pericolo di vita. L’arma del delitto non è stata trovata.
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