Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

“Lupara bianca” a Canosa: un collaboratore di giustizia rivela dove sono le ossa di Sabino D’Ambra, scomparso nel 2010

Nuovi inquietanti elementi emergono sul caso di Sabino D’Ambra, il 34enne canosino svanito nel nulla, il 14 gennaio 2010, e presumibilmente vittima di omicidio. A fornirli, il collaboratore di giustizia Andrea Campanella, nel corso dell’ultima udienza celebrata davanti alla Corte d’Assise di Trani, nell’ambito del processo sulle “lupare bianche” di Canosa di Puglia.

L’uomo, pur specificando di non essere stato testimone oculare del delitto, ha riferito in aula il luogo esatto dove si troverebbero parte delle ossa del cadavere, sotterrate presso la masseria del nonno Cosimo Campanella, tra gli imputati a processo.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il 34enne venne ucciso a colpi di pistola dai componenti di un gruppo criminale, come punizione per aver collaborato con la Polizia, fornendo informazioni utili all’arresto di un pusher della banda. Il cadavere sarebbe stato poi bruciato ma – se fosse confermata la ricostruzione del collaboratore di giustizia – parte delle ossa della vittima potrebbero non essersi completamente carbonizzate, motivo per il quale ci sarebbe stata comunque l’esigenza di sotterrarle.

Anche per questo omicidio, nel novembre 2021, otto persone vennero arrestate, tra presunti esecutori e mandanti di ameno quattro delitti di “lupara bianca” avvenuti tra il 2003 ed il 2015 a Canosa di Puglia e Minervino Murge. L’ultimo atto di una lunga indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha fatto luce su una pericolosa organizzazione malavitosa che, con la forza delle armi, gestiva estorsioni e altri traffici illeciti, e che eliminava chi si macchiava di tradimento nei confronti della banda.

Vedi anche

Back to top button