30 anni di reclusione: è la condanna chiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari nei confronti di Giuseppe Antonio Colonna, Michele D’Abramo, Nicola Cifarelli e Giovanni Sforza, accusati dell’omicidio di Biagio Genco, avvenuto ad Altamura il 17 novembre 2006, e il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Per un quinto imputato, Mario Dambrosio, il pubblico ministero, Grazia Errede, ha chiesto invece una pena ridotta, a 14 anni di carcere, in considerazione delle dichiarazioni autoaccusatorie ed eteroaccusatorie rese nel corso del procedimento.
La discussione dei difensori degli imputati si terrà nella prossima udienza del 19 febbraio davanti, alla gup Anna De Simone. Nel processo si sono costituiti parte civile i familiari della vittima, il Ministero della Giustizia, la Regione Puglia e il Comune di Altamura.
Colonna, D’Abramo, Sforza e Cifarelli vennero arrestati nell’ottobre 2023. Secondo la tesi dell’accusa, il giorno del delitto Genco venne condotto con l’inganno in auto nelle campagne della città murgiana da due persone, tra le quali l’ex boss Bartolo Dambrosio (ucciso nel 2010), e venne raggiunta da tre colpi di fucile, esplosi da Colonna, che agì con il supporto logistico dei complici. Il cadavere dell’uomo non è mai stato ritrovato.