Pioggia di condanne per 22 imputati, molti dei quali arrestati nell’ottobre 2019 dai Carabinieri di Foggia nell’ambito di una maxi operazione denominata “Neve di Marzo” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. La sentenza è arrivata dal Tribunale del capoluogo pugliese nell’aula bunker di Bitonto. Comminate pene detentive per quasi 200 anni nei confronti dei vertici di gruppi criminali e gregari che hanno agito sul territorio di Vieste e non solo. Diversi i nomi di spicco della criminalità garganica tra gli imputati, alcuni di loro erano già stati condannati nel 2020 nel prima tranche d‘indagine. Contestati l’associazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, e poi ancora l’uso delle armi. Nel corso delle indagini, avviate nell’estate del 2017, diversi gli arresti da parte dei militari così come sono state recuperate sostanze stupefacenti tra cocaina, marijuana e hashish, e armi anche da guerra. Gli inquirenti hanno constatato che nel territorio di Vieste erano di fatto contrapposte due fazioni criminali pronte a contendersi la zona garganica. Una faida che avrebbe potuto condurre e scenari criminali inquietanti. La sentenza di 1° grado emessa dal Tribunale di Bari è di fatto una prima e importante risposta di legalità sul territorio garganico da parte dello Stato.
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