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Cronaca

Massacro di Torremaggiore, arriva l’esito dell’autopsia: vittime uccise con quasi 30 coltellate

23 coltellate sferrate al vicino di casa, 6 al torace della figlia, punita per aver cercato disperatamente di difendere la madre dalla furia omicida del suo papà. Così sono stati uccisi Massimo De Santis e Jessica Malaj, le due vittime del massacro avvenuto, nella notte tra sabato e domenica, a Torremaggiore. Lo ha rivelato l’autopsia, eseguita ieri nell’Istituto di Medicina Legale di Foggia, su ordine della Procura del capoluogo dauno.

Ad aver confessato il duplice omicidio, il panettiere 45enne Taulant Malaj, che resta in carcere. I risultati dell’esame autoptico sui cadaveri confermano l’efferatezza dei due delitti. In base alla ricostruzione, l’uomo avrebbe ammazzato prima il vicino di casa, convinto che avesse una relazione con sua moglie. Ha atteso che rientrasse dal lavoro e, dopo una discussione sul pianerottolo di casa, l’ha inseguito e accoltellato a morte nell’androne del palazzo. Poi si è scagliato contro la sua famiglia: prima sua moglie Tefta, 39 anni, rimasta gravemente ferita ma sopravvissuta all’aggressione, e poi contro la figlia 16enne, colpevole di essersi trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato e di voler proteggere la mamma.

La donna è tuttora ricoverata nel reparto di Chirurgia del Policlinico “Riuniti” di Foggia, dove questa mattina è stata ascoltata dagli inquirenti, fornendo la sua versione dei fatti.

L’unico ad essere completamente scampato alla strage è stato il figlio più piccolo della coppia, Leonardo, dell’età di 5 anni, che ha assistito terrorizzato alle scene dell’orrore.

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