Attraverso un video, diventato virale sui social, aveva lanciato un appello per ritrovare la moglie, scomparsa assieme ai suoi figli. Nelle ricerche erano stati coinvolti anche i Carabinieri, gli stessi che adesso gli hanno messo le manette ai polsi per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
È finito in carcere il 41enne di Mattinata Gaetano Impagnatiello, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia.
L’uomo, già sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale e noto alle Forze dell’Ordine per via di precedenti reati, è accusato di aver a lungo sottoposto la moglie, una 39enne originaria della Repubblica Ceca, a continui maltrattamenti fisici e psicologici, costringendola inoltre, con la forza, ad avere rapporti sessuali e a portare avanti gravidanze non volute. A subire i maltrattamenti, sarebbero stati anche i sei figli minori della coppia, di età compresa tra i 4 e i 15 anni.
Marito e padre violento, il 41enne circa un mese e mezzo fa, aveva cercato di commuovere il web, mostrandosi disperato per la scomparsa della sua famiglia in un video messaggio pubblicato sui social, dove chiedeva in lacrime alla moglie di tornare a casa.
In realtà la donna era già stata trasferita in una località protetta assieme ai suoi bambini, grazie all’aiuto ricevuto da un centro anti violenza della Capitanata, proprio per sottrarla alle angherie del coniuge.
Un orrore tra le mura domestiche andato avanti per diversi anni – come ha raccontato la stessa vittima ai militari – esattamente dal 2009, quando la coppia aveva deciso di sposarsi e vivere insieme. Ma il loro sogno d’amore ben presto si era trasformato in un incubo.