Cronaca

Migrante 48enne morto di stenti: il cadavere rinvenuto in un casolare abbandonato alla periferia di Andria

C’è ancora lo stendino con alcuni panni stesi all’esterno, ci sono i due gattini che accudiva, c’è diverso materiale all’esterno. E’ stato trovato all’interno di un casolare abbandonato alla periferia di Andria, in via Paganini, privo di vita un uomo di 48 a nni, di origine tunisina, ma in città ormai da diversi anni. La sua storia è comune a molti altri uomini o ragazzi: l’arrivo in Italia con la speranza di un futuro migliore e la cruda realtà che li pone davanti a condizioni di vita al limite dell’umano. Il 48enne tra i tanti lavoretti per portare a casa dei soldi era riconosciuto perché sostava spesso nel parcheggio antistante il cimitero dove chiedeva qualche spicciolo per controllare le autovetture in sosta.

La morte potrebbe esser avvenuta per cause naturali secondo gli inquirenti, i Carabinieri, che indagano sull’accaduto anche se questo non cancella le condizioni disumane a cui era costretto il 48enne. Il primo freddo intenso di questi giorni potrebbe comunque aver contribuito a stroncare la vita del migrante trovato riverso nel casolare da una equipe sanitaria del 118 giunta sul posto dopo l’allerta scattato da parte di alcuni suoi amici che non avevano più notizie di lui da più di 24 ore. I medici ed i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso avvenuto già da qualche ora. Sul posto anche i Carabinieri. Non aveva con se documenti quindi la salma è stata trasferita nell’Ospedale “Bonomo” di Andria per il riconoscimento. La storia del 48enne, come detto, è purtroppo comune a molti migranti che cercano ripari di fortuna pur di potersi riparare ancor di più in un periodo come questo di grande freddo.

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