Avrebbero occupato abusivamente suoli di proprietà del Demanio per la loro attività di allevamento ed ottenuto indebitamente finanziamenti pubblici per 175mila euro dall’Agea (l’Agenzia per l’erogazioni in Agricoltura). Sono finiti in carcere i pregiudicati Eligio Asseliti, 67 anni di Andria, e la sua compagna Vincenza Policastro, 33 anni di Canosa. Entrambi furono arrestati nel novembre 2022 nel corso di un’operazione dei carabinieri che smantellò un sodalizio criminale accusato di danneggiamenti ed estorsioni nei confronti di piccoli imprenditori agricoli. Asseliti era considerato vertice e promotore del gruppo che terrorizzava coltivatori ed allevatori murgiani. Attualmente sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, conviveva con la sua compagna a Minervino Murge. Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Barletta, coordinati dalla Procura di Trani, hanno accertato che la sua ditta individuale esercitava attività di allevamento bovini occupando senza autorizzazione 274 ettari di scuoli agricoli di proprietà del Demanio ed affidati al Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia.
DICHIARAZIONE DI COL. PERLUCA CASSANO (COMANDANTE GDF BAT)
Trasferendo alla compagna la titolarità dei beni aziendali, Asseliti avrebbe ottenuto profitti illeciti stimati in 100mila euro e ricevuto fondi pubblici per 175 mila euro dall’AGEA senza averne titolo. Gli accertamenti patrimoniali e bancari hanno consentito di sottoporre a sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, beni per un valore complessivo di 636mila euro derivanti dalla sproporzione tra le fonti di reddito dichiarate dagli indagati e le proprietà finanziarie ed immobiliari detenute. Il sequestro ha interessato l’intero compendio aziendale costituito da un fabbricato e 23 suoli per un’estensione di 106 ettari, e beni strumentali tra cui una mandria di oltre 150 bovini destinati al mercato della carne. Gli indagati dovranno rispondere di occupazione abusiva di suoli del Demanio, intestazione fittizia e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
DICHIARAZIONE DI RENATO NITTI (PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI TRANI)