Cronaca

Modugno, incendio ancora in fase di spegnimento. Limitate le attività all’aperto, ma per l’Arpa Puglia nessun valore anomalo di diossina

È già il terzo giorno da quando, nella mattinata dello scorso 14 gennaio, è divampato il vasto incendio nell’area antistante la ‘Recuperi Pugliesi, ditta per lo stoccaggio di rifiuti a Modugno, alle porte di Bari. Dopo attività molto impegnative, portate avanti dai Vigili del Fuoco e da tutte le forze che si sono spese per affrontare l’emergenza, potrebbe essere oggi, lunedì 16 gennaio, la giornata che permetterà di domare definitivamente le fiamme. L’incendio, infatti, che ha interessato anche materiale plastico, è ancora in fase di spegnimento, ma la notizia positiva è che l’Arpa non ha ancora rilevato valori di diossina anomali e concentrazioni critiche di sostanze pericolose. Per quanto riguarda le misure sanitarie a Modugno vige ancora un’ordinanza emessa dal sindaco Nicola Bonasia nella giornata di sabato e prorogata domenica e che durerà fino alla mezzanotte di oggi, lunedì 16 gennaio, con la quale è fatto divieto di tenere finestre aperte in caso di fumi persistenti e maleodoranti e che impone limitazioni alle attività sportive e ricreative all’aperto. Intanto nelle prime ore del mattino si sono riuniti il Centro operativo del Comune di Modugno, il dipartimento di prevenzione, Arpa e protezione civile per studiare in maniera definitiva le ultime misure di carattere sanitario da adottare eventualmente nella zona nord del territorio o da suggerire ai Comuni limitrofi, in particolare al territorio di Bari. L’azienda, già interessata nel 2019 da un incendio simile, era già nota alle cronache locali per essere stata nel maggio 2021 posta sotto sequestro per gestione illecita di rifiuti, deposito incontrollato e inosservanza delle prescrizioni previste dall’atto autorizzativo e proprio nel verbale di ispezioni dei luoghi i carabinieri scrivevano che “in caso di eventuale incendio, la combustione di una tale mole di rifiuti sprigionerebbe nell’aria una quantità di diossina tale da mettere in serio pericolo la popolazione dell’intero circondario e non solo”. Adesso toccherà agli inquirenti accertare le cause dell’incendio, attribuibili, in un primo momento ad un cortocircuito.

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