Omicidio stradale e maltrattamenti in famiglia. Con queste accuse i carabinieri hanno arrestato a Trinitapoli un 43enne originario del Mali e residente nella città casalina, sopravvissuto insieme a due dei suoi figli nel tragico incidente auto-moto della sera del 23 luglio sulla strada statale 544, in località Borgo Tressanti a pochi chilometri da Cerignola, in cui persero la vita quattro persone: il motociclista di 29 anni, anche lui del Mali, la moglie 27enne dell’arrestato, di origine polacca, e due sorelline di 8 e 10 anni, figlie della coppia. Quel giorno l’uomo era alla guida dell’auto con a bordo quattro dei cinque figli e la donna. Poi il terribile schianto con il mezzo a due ruote, impatto che fece sbalzare gli occupanti del mezzo (sei in tutto) fuori dall’abitacolo. Sul posto intervennero i Carabinieri della Compagnia di Cerignola per i rilievi del sinistro, oltre a diverse equipe sanitarie del 118 e i vigili del fuoco. Il 43enne venne trasportato in elisoccorso all’ospedale di San Giovanni Rotondo, mentre i due figli sopravvissuti (di 4 e 14 anni) venne portati al Riuniti di Foggia per accertamenti. Da quell’incidente sono partite le indagini, coordinate dalla Procura di Foggia, che avrebbero fatto emergere una situazione familiare drammatica fatta di quotidiani maltrattamenti, vessazioni e violenze fisiche e morali dell’uomo ai danni della famiglia. In particolare, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 43enne avrebbe avuto condotte violente nei loro confronti condite da minacce di morte. Per questo motivo nei suoi confronti, oltre al reato di omicidio stradale, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza per maltrattamenti in famiglia. Dopo l’arresto è stato portato nel carcere di Foggia.
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