Un nuovo inquietante episodio scuote la serenità del Comune di Molfetta. Nelle scorse ore, attraverso un post sui social, l’avvocato Bepi Maralfa – che da tre mesi svolge attività di supporto all’ufficio Anticorruzione – ha denunciato il furto, avvenuto all’interno della propria stanza comunale di Lama Scotella, dell’unità esterna hard disk del proprio portatile.
Il grave fatto è accaduto lunedì scorso, intorno alle 16.00, quando Maralfa si è allontanato per circa un’ora e mezza dal proprio ufficio per recarsi a colloquio in un’altra stanza con il commissario prefettizio del Comune, il dottor Armando Gradone. Raccolti nell’unità esterna, sottratta dalla borsa del professionista e in cui era custodito anche il computer portatile, gli ultimi 6 anni di lavoro comprese autopsie, fascicoli di centinaia di processi scansionati, ma anche file personali.
“Avevo calibrato la delinquenza che orbita al Comune di Molfetta, dalla quale escludo categoricamente le centinaia di dipendenti e lavoratori, persone perbene, che si dannano l’anima per aiutare la Comunità e portare il pane a casa, ma non pensavo che esistesse un infame con relativo mandante che arrivasse a tanto”, ha commentato Maralfa nel post, aggiungendo che l’unità esterna non contiene alcun atto comunale. L’avvocato conclude rivolgendo agli artefici del furto l’esplicita richiesta di immediata restituzione del suo strumento di lavoro.



