Ad insospettire i militari della Guardia di Finanza il continuo viavavi di uomini dalla struttura, apparentemente un centro massaggi, in realtà una casa di prostituzione. Due persone sono finite in carcere, Michele Leonetti, di 41 anni, e Cosimo Martiradonna, di 39, entrambi di Modugno, accusati di gestire un centro a luci rosse in vico Garibaldi, a Molfetta. Già noti alla magistratura per essere stati coinvolti anni fa in un’inchiesta della Procura di Bari sullo sfruttamento della prostituzione, anche in quel caso mascherata da massaggi e sponsorizzata da annunci online. Indagate dal pm di Trani Ubaldo Leo anche la compagna 28enne di Leonetti, accusata di collaborare nella gestione della struttura, ed una 32enne che, oltre a prostituirsi, avrebbe avuto il compito di definire con i clienti il prezzo delle prestazioni sessuali ed incassare i relativi pagamenti. Secondo gli inquirenti, Leonetti si sarebbe occupato anche di sorvegliare il centro dall’esterno sia di persona che tramite l’uso di un sistema di videosorveglianza collegato al suo smartphone. Martiradonna, invece, avrebbe gestito l’attività all’interno dei locali.