Spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e indebito utilizzo di dispositivi idonei alla comunicazione da parte dei detenuti e furto aggravato. È stato sgominato a Molfetta dai Carabinieri di Bari, con il supporto dei militari del Nucleo cinofili di Modugno, un gruppo organizzato di persone, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, anche incensurati e 4 donne, ai quali sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza. Sono state 17 le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura, di cui tredici in carcere, tre ai domiciliari e due con obbligo di dimora, tutti di Molfetta. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e condotte dal mese di febbraio al mese di dicembre 2022 dal N.O.R. – Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Molfetta, mediante attività tecniche, oltre che servizi di osservazione controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri vari, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in merito alle attività illecite realizzate dal gruppo di Molfettesi che operavano su quel territorio, nell’arco di circa un anno, delineando compiti e mansioni ben definite dei singoli. Nel corso delle attività, in diverse fasi, oltre al sequestro di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish ed eroina, sono state rinvenute e sequestrate anche una pistola mitragliatrice CZ mod VZOR 61 cal. 7,65 con matricola abrasa ed una pistola Walther PPQ cal. 9×21, perfettamente funzionanti e con relativo munizionamento di circa 280 cartucce di vario calibro, oltre al recupero di orologi e monili in oro sottratti all’interno di un appartamento un’anziana donna. Tre gli aspetti che hanno portato all’arresto dei 17 indagati: importante è stato sia il ruolo dei social come veicolo nella comunicazione criminale, finalizzata a mandare messaggi e a ostentare lo status criminale dei soggetti, sia il ruolo delle donne, compagne e mamma dei due principali indagati.
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